Mentre i mercati danno segni di ottimismo sui possibili aiuti alla Grecia, segnali inquietanti arrivano da Atene. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano tedesco Bild i rischi di un colpo di Stato militare nel paese ellenico sono molto concreti. Il quotdiano tedesco pubblica infatti un dispaccio dei servizi segreti americani che in una relazione mette in guardia che le dure misure di austerità potrebbe aggravare la già difficile situazione sociale e sfociare adirittura in un colpo di Stato da parte dei militari. Secondo il rapporto della Cia le proteste di piazza in corso in Grecia potrebbe degenerare in violenza e trasformarsi in vera rivolta e che il governo greco potrebbe perdere il controllo della situazione. Se la situazione dovesse aggravarsi l'ipotesi del colpo di Stato appare la più plausibile.
Intanto ad Atene il Governo Papandreou pare a un passo dal completare le trattative con i tecnici Ue, Fmi e Bce, la trojka da cui spera di ottenere il via libera allo stanziamento della quinta tranche da 12 miliardi di euro del programma di finanziamenti ottenuti un anno fa e il disco verde al secondo piano di aiuti da 65 miliardi (di cui la metà provenienti da privatizzazioni greche) sotto la regìa Ue-Fondo. Ottimismo anche da Juncker che però ha ribadito che la ristrutturazione totale del debito del Paese «non è un'opzione» lasciando aperta però l'ipotesi, cara ai tedeschi, di un coinvolgimento dei privati in una ristrutturazione soft del debito greco. Juncker ha parlato a Parigi al termine di un incontro con il presidente francese, Nicolas Sarkozy.
Liberazione 01/06/2011, pag 6
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