La Camera dei rappresentanti Usa ha votato a larga maggioranza (con 318 voti contrari e 97 favorevoli) contro la richiesta della Casa Bianca di autorizzare l'aumento del tetto del debito pubblico da 14,3 mila miliardi a 16,7, una autorizzazione che avrebbe reso possibile la copertura delle spese fino a fine anno. Sono 82 i rappresentanti democratici che hanno votato insieme ai repubblicani. «Gli americani non ne possono più di questa dieta senza fine a base di spesa sostenuta dal debito», ha commentato il deputato Repubblicano, Todd Akin, che fa parte della Commissione bilancio. «In assenza di un piano di bilancio solido, a lungo termine ed equilibrato, è semplicemente folle continuare ad aumentare il tetto del debito», ha aggiunto. Il segretario del Tesoro, Timothy Geithner ha fissato al due agosto la data in cui il governo rimarrà senza soldi, e sarà quindi costretto, in assenza di una autorizzazione a spese supplementari, allo shut down, la temuta chiusura dei suoi esercizi. «Con il voto di ieri, la Camera ha dichiarato agli americani e alle agenzie di rating che la gestione usuale delle cose a Washington eè finita. Non solo è chiuso il periodo in cui si poteva negare l'esistenza del debito, ma anche la spesa fuori ogni controllo di Washington», ha dichiarato Dave Camp, il deputato repubblicano che guida la commissione fisco.
Liberazione 02/06/2011, pag 7
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