mercoledì 25 marzo 2009

Francia, nasce il Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA)

Uscita vincitrice dalla frammentazione dell'estrema sinistra alle elezioni presidenziali del 2007 (4,08%) e forte dell’immagine ipermediatica del suo portavoce Olivier Besancenot, la Ligue communiste révolutionnaire (LCR) s’appresta a trasformarsi in Nouveau parti anticapitaliste (NPA). Il congresso di fondazione del NPA, che rivendica circa 9.000 militanti (contro 3.200 della LCR) si svolgerà dal 6 all'8 febbraio alla Plaine-Saint-Denis (alla periferia nord di Parigi), giusto dopo lo scioglimento della Ligue (5 febbraio). "Il NPA è uno strumento politico più adatto al periodo in cui ci troviamo", spiega all’AFP Besancenot, "a suo agio come un pesce nell'acqua" nel contesto di "crisi del capitalismo". "Non è una rottura, ma una miscela di vecchio e di nuovo" per "fare un partito di cui la sinistra rivoluzionaria ha bisogno nel XXI secolo", aggiunge il portavoce del partito trotskista ormai sciolto. "La nostra logica politica è quella di superare la LCR e di prendere il meglio delle tradizioni del movimento operaio, che esse siano trotskiste, socialiste, comuniste, libertarie, guevariste" o frutto dell'ecologia radicale, ripete. Con una linea chiara: l’indipendenza totale nei confronti del Partito socialista. Prendendo in contropiede un PCF indebolito, il NPA rifiuta ogni idea di governo con i "social-liberali" per pesare di più a sinistra. Per Alain Krivine, fondatore della LCR, "a sinistra c'è il PS da un lato, il NPA al lato opposto e gruppi intermedi, un po' alla ricerca di loro stessi". "Il NPA è una vera ricerca dell’opposizione a Nicolas Sarkozy".

Il progetto di fare un nuovo partito, "lo proponiamo dall'inizio degli anni 90, dopo il crollo del Muro du Berlino", racconta Besancenot. Dopo i tentativi falliti tra il 1990 e il 2005, "abbiamo colto una opportunità con l’elezione presidenziale del 2007". "C'era tantissima gente ai comizi della LCR, ricorda il postino di Neuilly : "non si poteva ricominciare come prima". "La situazione è oggi mille volte più favorevole alla creazione di un partito politico, tra gli attacchi forti della destra, una sinistra con una debolezza senza precedenti, e un portavoce che riusciva a incarnare le aspettative", pensa Krivine. L'ultramediatico Besancenot è in effetti la seconda personalità politica preferita dai francesi, dopo Nicolas Sarkozy e prima di Ségolène Royal, secondo il sondaggio annuale del "Journal du Dimanche". Popolarità che non è stata intaccata dall’affaire Rouillan (il cofondatore di Action directe, che ha sostenuto il NPA). Dopo 40 anni di esistenza, "la Ligue" non esisterà dunque più da oggi. E' stata creata nell'aprile 1969. Due mesi dopo, il giovane Alain Krivine, a 28 anni conduceva la sua prima campagna elettorale presidenziale (1%). Sciolta nel giugno 1973 dopo una manifestazione contro un meeting di estrema destra a Parigi, i militanti non tardano a fondare la Ligue communiste révolutionnaire (LCR) alla fine del 1974. "Finora, è stato il ministero degli Interni a scioigliere i partiti politici", sorride Krivine, "senza nostalgie" per la LCR. Resta la questione del nome del futuro partito che rimpiazzerà la LCR. NPA, o un altro nome? Una ventina di idee sono state avanzate, i militanti dovranno decidere sabato. Dovranno anche decidere se partecipare o meno al "fronte di sinistra" costituito attorno al PCF e al Partito della Gauche pour les elezioni europee di giugno. Per Besancenot, "qualitativamente e quantitativamente, il Congresso ha già avuto successo ma la sfida è quella di sapere che cosa resterà a lungo termine".

PARIGI, 3 febb 2009

(Agence France Presse)

giovedì 5 marzo 2009

Gelli dice que ayudó a Perón

LIDER DE LA LOGIA P2
Gelli dice que ayudó a Perón

Licio Gelli, el Gran Maestre de la logia masónica Propaganda Due, se entrevistó en secreto con el entonces presidente Alejandro Lanusse para facilitar el regreso de Juan Perón a la Argentina, en una operación secreta denominada Gianoglio. La revelación es parte del informe "El Gran Titiritero: confesiones del poder en la sombras", emitido ayer por Telenoche, de Canal 13.

Gelli, quien construyó una red internacional de contactos con la P2, dio por primera vez una entrevista a la televisión argentina y narró su participación en el regreso de Perón a la Argentina en 1972, y sus acuerdos posteriores con los jerarcas de la dictadura militar.

Gelli fue entrevistado por los periodistas David Cox y Damián Nabot -de la Agencia DyN- en su mansión de Arezzo, Italia.

"En ese momento estaba como presidente Lanusse, entonces me puse de acuerdo con los tres generales e hice que Lanusse me recibiera, para decirle si podíamos llegar a un acuerdo, convocando a elecciones en Argentina, y que presentaríamos a Héctor Cámpora. Así Lanusse terminaba en paz su mandato", aseguró Gelli.

Hoy, la segunda parte del informe estará dedicada a la participación de Gelli en la dictadura.

http://www.clarin.com/diario/2009/03/03/elpais/p-01869277.htm