mercoledì 13 aprile 2011

Guerre

Quella in corso in Libia è solo l'ultima di una lunga serie di conflitti che raramente trovano spazio sui quotidiani nostrani. E' bene qundu ogni tanto ricordarne qualcuna. Nel mondo sono in corso 39 conflitti, alcuni iniziate molti anni prima ma dimenticati rapidamente.
La Somalia dalla caduta di Siad Barre nel 1991 è dilaniata dalla guerra civile tra i clan che si contendono le risorse del territorio. Da 2006 le Corti islamiche hanno iniziato a mettere a ferro e fuoco il Paese.
In Nigeria gli scontri inter-religiosi tra tribù nomadi e stanziali hanno preoccupato il governo per quanto riguarda la sorte dei pozzi di petrolio nell'area del delta del Niger, così sono stati inviati i militari per sopprimere le rivolte nel sangue.
In Sudan il governo è contestato per aver lasciato nella miseria la popolazione dl Darfur. I due gruppi ribelli che dal 2003 contestavano il presidente Omar al-Bashir si sono uniti nel 2006 nel National Redemption Front per continuare le lotte uniti.
La Costa d'Avorio è in preda alla guerra civile dal fallito colpo di stato del 2002 ai danni del presidente Laurent Gbagbo. Il Paese è ora diviso in due aree di influenza.
In Uganda proseguono da più di venti anni gli scontri tra i fondamentalisti cristiani e il governo locale. Scontri religiosi tra cristiani e musulmani che continuano a più riprese dal 1960 caratterizzano anche il Ciad. In Congo e in Burundi continuano i decennali scontri tra le etnie Hutu e Tutsi.
In Medio Oriente la prerenne guerra tra israeliani e palestinesi prosegue senza nessuna pausa. Anche ieri un raid su Gaza ha provocato 3 vittime, e portato il Fronte democratico per la liberazione della Palestina e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina ad annunciare la fine della tregua con Israele.
In Iraq continuano ancora i combattimenti fra le truppe di occupazione americane e gli insorti locali. In Marocco è in corso la rivolta degli saharawi che vivono del Sahara occidentale.
Andando ad est l'Indonesia è sotto effetto di spinte separatiste nell'isola di Sumatra e in Papua Occidentale, mentre nelle Molucche imperversano gli scontri religiosi. Nele Filippine dei gruppi comunisti di stampo marxista si scontrano con il governo cristiano sostenuto dagli Stati Uniti.
Guerre anche in Europa. Si inizia da Cecenia, Inguscezia e Daghestan che lottano per ottenere l'indipendenza dalla Russia. Ai margini dell'ex Unione Sovietica Abkhazia e Ossezia del Sud vogliono separarsi dalla Georgia, così come il Nagorno-Karabakh dall'Azerbaigian. E in Turchia è invece la minoranza curda a chiedere la separazione. Gli attentati proseguono anche dopo l'arresto del leader Ocalan.
E in Colombia i ribelli delle Farc combattono dal 1964 contro i poliziotti e gruppi paramilitari filogovernativi foraggiati dagli Stati Uniti.


Liberazione 03/04/2011, pag 2

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