giovedì 26 novembre 2009

Dubai, senza soldi l'isola dei ricchi tremano le Borse di tutto il mondo

La holding statale Dubai World, alle prese con un debito di 59 miliardi di dollari
Chiesta una moratoria sul pagamento della "Palma". Vip tra azionisti e acquirenti
di LUCA PAGNI

Un nuovo fantasma si aggira sui mercati finanziari. Parla arabo, arriva dai paesi del Golfo e sta gettando nel panico le Borse di tutto il mondo. Con l'eccezione di Wall Street, ma soltanto perché la piazza di New York è chiusa fino a lunedì per i festeggiamenti del Thanksgiving Day.

La nuova bolla finanziaria ha il suo epicentro a Dubai, una delle capitali del lusso mondiale, preda di una frenetica corsa all'investimento immobiliare. Lo stesso settore da cui è nata - partendo dagli Stati Uniti - la crisi dell'economia globale soltanto un anno e mezzo fa.

Nella tarda serata di ieri, Dubai World - la società a capitale pubblico che controlla i principali investimenti immobiliari del paese - ha fatto capire di essere sull'orlo del crac. Il comunicato ufficiale parla di una richiesta avanzata alle banche per congelare almeno per sei mesi il pagamento delle scadenze sul debito, che complessivamente ha raggiunto la cifra di 59 miliardi di dollari.

L'annuncio è arrivato a causa delle difficoltà finanziarie della Nakheel, la società di costruzioni, considerata almeno fino a poche settimane il gioiello dell'emiro di Dubai, ma che entro la metà di dicembre deve far fronte al pagamento di un emissione obbligazionaria in scadenza per 3,5 miliardi di dollari.

Una vicenda che potrebbe innescare un effetto domino dagli effetti ancora da valutare nella loro gravità, ma sicuramente preoccupanti, tenuto conto della debolezza in cui versa l'economia mondiale. Lo si è subito capito all'apertura delle Borse europee, investita da un'ondata di vendite che ha colpito in particolare il settore del credito. Si teme gli effetti di un possibile default, cioè di un crac finanziario dell'emirato: secondo gli analisti di Credit Suisse, il sistema delle banche del vecchio Continente potrebbe essere esposto fino a 40 miliardi di dollari.

A Dubai - secondo gli ultimi dati disponibili - l'indebitamento del paese ha raggiunto gli 80 miliardi di dollari l'anno scorso di cui 70 miliardi fanno capo a imprese pubbliche. Tra l'altro le scadenze a breve e medio termine dei debiti di Dubai sono molto consistenti, circa 13 miliardi di bond da rimborsare l'anno prossimo e 19,5 miliardi di dollari nel 2011.

Tra gli investimenti più noti di Dubai World c'è l'isola artificiale a forma di palma le cui ville sono state vendute in questi anni anche a calciatori famosi e star del cinema e di cui è stato avviato anche un progetto gemello deliberato nonostante la crisi finanziaria. Si tratta di proprietà vendute a peso d'oro, considerate fine a un paio di anni fa investimenti sicuri e destinati ad acquistare valore nel tempo. Ma come nel resto del mondo, anche a Dubai le quotazioni degli immobili sono crollate. E nonostante negli ultimi mesi ci sia stato un recupero dei prezzi, il calo da inizio anno è comunque attorno al 50%.
Giustifica
(26 novembre 2009)

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/economia/dubai-borse/dubai-borse/dubai-borse.html

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