venerdì 1 agosto 2008

INDIA: Sinistra ko

Sinistra ko: sì del congresso al patto atomico con gli Usa
a. g.
Il governo indiano della United Progressive Alliance (Upa), guidata dal Partito del Congresso, ha ottenuto ieri la fiducia alla Camera Bassa del parlamento (Lok Sabha). La mozione di fiducia, sollevata dal premier Manmohan Singh, si era resa necessaria dopo che quattro partiti di sinistra avevano ritirato il loro appoggio all'Upa, a causa del controverso accordo portato avanti da Singh con gli Stati Uniti per lo sviluppo della collaborazione nucleare, ufficialmente in ambito civile. Per l'opposizione l'accordo causerebbe un'eccessiva dipendenza del Paese da Washington. A favore del governo si sono espressi 275 deputati, 256 sono stati i contrari e 10 le astensioni. La seduta è stata interrotta dall'opposizione, che ha denunciato offerte di denaro da parte di esponenti dell'esecutivo negli ultimi giorni in cambio dell'astensione o del voto a favore. Il parlamento è precipitato nel caos quando un deputato della formazione nazionalista hindù Bharatiya Janata Party (Bjp), la maggiore dell'opposizione, Ashok Argal, ha mostrato borse piene di banconote che ha cominciato a distribuire ai deputati. Erano, ha detto, la prova che la maggioranza aveva tentato di comprare il suo voto. «Ora che questo è stato scoperto - ha detto il presidente del Bjp, Rajnath Singh - il Primo ministro di questo Paese dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni. Questo scandalo ha distrutto la dignità del nostro parlamento», ha proseguito il presidente.
Secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters, inoltre, alcuni legislatori in carcere per omicidio ed estorsione sono stati messi in libertà per qualche giorno per deporre il loro voto, e altri membri malati sono stati portati al voto in lettini d'ospedale.

Il Manifesto 23 Luglio 2008

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