venerdì 3 ottobre 2008

Nucleare, il Senato approva storico accordo con l'India

Nucleare, il Senato approva storico accordo con l'India

Il Senato degli Stati Uniti ha approvato l'accordo che permette a Washington di vendere tecnologia e materiale nucleare civile all'India. Dopo l'approvazione con 298 voti favorevoli e 117 negativi di sabato scorso alla Camera, al senato una nettissima maggioranza, 86 favorevoli e 13 contrari, ha così dato il via allo storico provvedimento. Una misura che rovescia la politica che gli Stati Uniti hanno seguito negli ultimi trent'anni in cambio dell'assenso di Nuova Delhi ad ispezioni internazionali del suo programma nucleare civile. «Questa legge permetterà di rafforzare i nostri sforzi per la non proliferazione globale - ha detto il presidente George Bush che aveva firmato l'accordo con il primo ministro indiano Manmohan Singh nel 2006 - la protezione dell'ambiente, la creazione di nuovi posti di lavoro. E ci permetterà di aiutare l'India a rispondere alla crescente domanda di energia in modo responsabile». Al termine di complicati negoziati di natura tecnica, seguiti alla firma dell'accordo politico di due anni fa, tesi soprattutto ad evitare che la tecnologia americana possa essere usata per il programma nucleare militare indiano, Bush aveva chiesto al Congresso di approvare in fretta la misura per permettere all'industria americana di competere per gli appalti nell'emergente settore energetico indiano.
Il senatore repubblicano Richard Lugar, commentando il via libera all'accordo, ha speso parole entusiaste, spiegando che si tratta di «una delle iniziative strategiche e diplomatiche più importanti prese negli ultimi dieci anni». La partnership d'altra parte era una priorità anche per il capo del governo indiano: «il presidente Bush ha giocato un ruolo storico nell'avvicinare le nostre due democrazie», aveva detto il primo ministro Manmohan Singh nel corso della sua visita a Washington giovedì scorso, aggiungendo che sarebbe rimasto «molto deluso» se l'accordo non fosse stato firmato. L'accordo invece è passato sena intoppi, inaugurando una nuova era nelle relazioni economico-energetiche tra i due Paesi.

Liberazione 03/10/2008

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