giovedì 13 maggio 2010

La sfida di controlacrisi.org

Antonio Ferraro, Francesco Piobbichi

Controlacrisi.org nasce dall'idea di creare uno spazio nuovo di in-formazione online in tempo reale sulla crisi economica e sociale, quella crisi che scava in basso nel Paese e di cui nessuno parla. Mentre televisioni e giornali nazionali parlano di «uscita dalla crisi», di «ripresa economica», noi al contrario abbiamo provato a far emergere dall'oscuramento la drammatica realtà che stiamo attraversando: la disoccupazione che aumenta, così come la povertà e le disuguaglianze; i conflitti sociali, le morti sul lavoro, etc.
Il punto era se farlo gestendo i classici strumenti messi a disposizione oppure inventandosene altri in grado di facilitare l'immissione nelle dinamiche della rete con elementi innovativi e, quindi, maggiormente attrattivi ed efficaci. Abbiamo scelto la seconda strada e messo in piedi, in forma dinamica, un sistema articolato di applicazioni che riesce a fornire un servizio di interscambio di notizie in tempo reale che ha pochi paragoni, soprattutto in ambito politico. Ogni ora un programma raccoglie dalle diverse fonti di informazione online ( la Repubblica , Corriere , ilSole24ore , il Manifesto , Liberazione , etc.) le notizie che contengono determinate parole chiave e le ordina in una lista. Le notizie successivamente vengono selezionate, associate a un tema e a un luogo, pubblicate in automatico sul blog www.controlacrisi.org, sulle pagine dedicate dei social network (Facebook, Twitter, etc.) e inserite nella newsletter che ogni iscritto riceve la sera. In questo modo le notizie selezionate, a cui si aggiungono quelle inviate dai territori e quelle scritte direttamente dalla redazione e dalla coop "Liberaroma", vengono "sparate" in diversi canali, permettendo un ampio accesso alle stesse, che possono essere condivise e commentate dalle varie piattaforme frequentate dagli utenti.
Insomma, non una semplice "finestra" dove chi vuole può affacciarsi, ma un vasto panorama di notizie e approfondimenti sulla crisi, sul lavoro, sull'ambiente, dove gli utenti vengono coinvolti anche nello sviluppo degli stessi strumenti di informazione. Non solo una pagina facebook né un semplice blog, ma un luogo, luoghi in cui riconoscersi. Infatti, sono molteplici le richieste di collaborazione da parte di chi partecipa come singolo utente oppure già come collaboratore di altri spazi simili.
Il nostro tentativo è di assumere i concetti di comunicazione ed organizzazione delle lotte come aperti all'innovazione e alle infinite possibilità di "connessione" con mondi diversi, spesso scollegati fra loro. Controlacrisi.org cerca di fare questo e le risposte finora ottenute sembrano darci ragione, sia in termini di quantità delle persone coinvolte che di qualità degli approcci. Basti vedere i commenti per capire lo spessore dei tanti "navigatori", che da una parte esprimono l'esigenza di avere informazioni pulite e immediatamente fruibili, dall'altra vogliono essere liberi di interpretarle e scambiarle come meglio credono. Questa è la rete e solo standoci dentro, senza pretendere di giudicarla da fuori, se ne possono cogliere le enormi potenzialità e svolgere un lavoro di reciproca contaminazione.
Ad oggi registriamo oltre 60mila visitatori unici al mese, centinaia di migliaia di pagine visitate, 8.000 iscritti alla newsletter, 7.000 alla pagina fan principale e 28mila alla pagina "Giù le mani dall'articolo 18" collegata. Un trend in continua crescita che dovrebbe farci almeno riflettere su quale comunicazione dobbiamo "inventarci" per poter rispondere alle nostre difficoltà interne, sapendo che l'aspetto comunicativo risulta valido se frutto di un progetto politico avanzato e se intrecciato a quello organizzativo. Perché noi siamo partiti proprio dalla difficoltà del nostro Partito di stare in rete, intesa come rete territoriale tra circoli, federazioni, regionali e nazionale, e dall'incapacità di stare nella rete, intesa come articolazione di relazioni in internet. Ma non finisce qui, si potrebbe dire in qualche modo, che fino ad ora "abbiamo scherzato". Perché la vera sfida che ci poniamo è quella di fare un ulteriore salto: rendere biunivoca la relazione reale-virtuale. La sfida sta nel mettere fra loro in connessione le lotte a difesa del lavoro e dei diritti sociali nelle reti diffuse e territoriali, attraverso canali comunicativi multilaterali. Uno strumento per favorire l'organizzazione e l'unificazione delle lotte sul territorio trovando spazi di replicabilità delle buone prassi anche sulla rete. Abbiamo così pensato di legare l'esperienze attive di partito sociale alla costruzione di reti contro la crisi territoriali e di utilizzare le pagine di facebook come piattaforma di organizzazione. E' questo il passaggio più difficile ed esaltante, essere utili concretamente nelle vertenze, con le casse di resistenza territoriali, con la nostra presenza radicata nei presidi, ed esserlo altrettanto fornendo un servizio di comunicazione a rete che sia in grado di fornire informazioni in tempo diretto sulla crisi. Passare dal virtuale alla realtà, mappando quanto già facciamo e incentivando nuovi processi di conflitto sociale, dotandoci di un progetto che vede nel territorio il luogo di ricomposizione delle varie vertenze a difesa del lavoro è uno dei punti principali sui quali investire. Attendiamo inoltre il lancio dei referendum contro la precarietà, perché una applicazione organizzativa e comunicativa come quella di controlacrisi.org si presta benissimo a sostenere la campagna e a diffonderla capillarmente.

Liberazione 11/04/2010, pagina 10

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