venerdì 18 dicembre 2009

«Marwan libero? L'accordo è vicino»

Intervista a Fadwa Barghouti, moglie del leader di Fatah incarcerato in Israele

«Hamas negozia per mio marito: fa il suo dovere»

Francesca Marretta
Ramallah
Stretta in un cappotto scuro, Fadwa Barghouti, moglie del parlamentare e leader di Fatah che sconta cinque ergastoli in Israele, crede che stavolta esista una chanche che il marito torni a casa con uno scambio di prigionieri. Barghouti è anche membro del Comitato Centrale dell'Olp. «Spero. L'accordo non è mai stato tanto vicino» esordisce la signora Barghouti, che ci riceve a Ramallah nella sede dell'Organizzazione che si batte per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i detenuti palestinesi incarcerati in Israele (Free Marwan Barghouti Campaign).

Oggi vedrà suo marito Marwan in carcere?
Per i primi quattro anni della sua detenzione non ho potuto vederlo. Negli ultimi tre, l'ho visto. Vado a trovarlo in carcere ogni due settimane, ma siamo sempre separati da un vetro e parliamo al telefono mentre ci guardiamo.

Suo marito ha detto dal carcere che per la situazione dei prigionieri politici palestinesi in Israele ha fatto di più il rapimento di un soldato che anni di negoziato. Sente gratitudine verso Hamas?
Marwan è un leader nazionale e un combattente per la libertà del popolo palestinese. In questo senso Hamas ha il dovere di negoziare per farlo rilasciare. Nel liberare Marwan Barghouti Hamas fa un favore a se stesso. Si sa chi è Marwan Barghouti e quanto fondamentale sarebbe la sua figura da libero per la riconciliazione palestinese. Come moglie li ringrazio se riportano mio marito a casa, ma questa gratitudine non significa che ci sentiamo obbligati nei loro confronti. Li ringrazio comunque per aver fatto il loro dovere.

Ahmed Yousef di Hamas ha dichiarato su queste pagine che Marwan Bargouti a Gaza non è popolare, che lo è solo in West Bank. Barghouti libero è anche un ostacolo per Hamas a Gaza?
Per prima cosa Marwan è molto popolare a Gaza perché è lì che si soffre di più per la spaccatura che c'è stata tra Hamas e Fatah. La gente sa che Marwan libero saprebbe battersi per mettere fine all'embargo. Poi, sul problema per Hamas una volta libero ha riposto Mohammed Nazal (alto esponente di Hamas). Ha detto che anche se come fazione Hamas potrebbe avere qualcosa da perdere, per la causa nazionale è importante che Barghouti sia liberato. Questo vuol dire che lo riconoscono come leader nazionale.

La popolarità di Barghouti è cresciuta negli anni del carcere. Anche per la cattiva performance dell'Anp?
Molto è cambiato in questi anni. Quando Marwan è stato arrestato era ancora vivo Arafat e nell'immaginario collettivo palestinese con Arafat non ci sono mai stati paragoni. Eppure anche quando c'era Arafat, la popolarità di Marwan dopo l'incarcerazione era al 51%. Un dato straordinario. La popolarità di Marwan cresce da quando aveva 15 anni. Lui lavora con un approccio di base. Diciamo che in questi anni di carcere c'è stato un maggiore focus sulla sua figura.

Barghouti libero, se Presidente, scioglierebbe questa Anp?
Più che di scioglimento è meglio parlare di riforma. L'Anp è stata creata dall'Olp come strumento per formare lo Stato palestinese. Bisogna capire se è ancora uno strumento valido o se rappresenta un ostacolo. Ma è stata di certo un traguardo per democratizzare la società palestinese. Diciamo che ci sono cose da correggere e che l'Olp è già al lavoro per questo.

C'è qualcuno in Fatah che avrebbe problemi con Barghouti libero?
No. Tutti nel partito sarebbero contenti del suo rilascio, compreso Abbas. L'ho incontrato due giorni fa e mi ha detto che sostiene la strategia dello scambio di prigionieri. Mi ha detto anche che ha sempre chiesto agli israeliani il rilascio di Marwan.

Come sono le relazioni tra suo marito e l'ex ministro e uomo forte di Fatah a Gaza Mohammed Dahlan, considerato molto vicino agli americani?
Sono entrambi membri del Comitato centrale di Fatah. Ma mentre negli ultimi anni i leader del partito e dell'Anp hanno chiesto e talvolta ottenuto, a discrezione degli israeliani, di incontrare mio marito in carcere, Dahlan non ha avuto nessuno scambio. Non c'è stata nessuna forma di comunicazione tra i due. A me ha detto che ha provato a vederlo ma gli è stato negato dal governo israeliano.

E lei ci crede?
Questo è quello che ha detto.

Vivendo da vicino il dramma della carcerazione politica, cosa pensa delle condizioni dei detenuti di Hamas nelle carceri dell'Anp?
Che la situaizone prodotta dalla spaccatura tra Hamas e Fatah ha prodotto grandi violazioni dei diritti umani, tanto in West Bank che a Gaza.

Liberazione 15/12/2009, pag 8

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