mercoledì 7 settembre 2011

Manovra, il glossario della macelleria sociale

Le misure del decreto
Una manovra bis da 45,5 miliardi di euro in due anni che si va aggiungere agli oltre 47 miliardi di quella approvata meno di un mese fa. Tanti tagli ma anche qualche tassa nuova. Spunta anche una 'Robin Hood Tax' per il settore dell'energia e si profila un rincaro delle sigarette.

Mercato del lavoro
Intervento a gamba tesa del ministro Maurizio Sacconi che ha esteso il campo di applicazione della deroga al contratto nazionale attraverso il contratto aziendale allo Statuto dei lavoratori per quella parte che riguarda il licenziamento per giusta causa. Inoltre i contratti aziendali potranno regolare l'organizzazione del lavoro sempre in regime di deroga. Sacconi ha anche pensato di fare un regalino alla Fiat estendendo l'erga omnes, ovvero la validità per tutti i lavoratori, agli accordi di Pomigliano e Mirafiori. In pratica, ha introdotto la famosa "retroattività" dell'accordo del 28 giugno di cui la Fiat non poteva godere per evidenti limiti temporale.

Rendite finanziarie
La tassazione delle rendite finanziarie viene aumentata al 20 per cento. Sono esclusi gli interessi dei titoli di Stato o equiparati che restano al 12,5% per cento. In pratica, scende dal 27% al 20% la tassazione sui depositi bancari e postali, e sale dal 12,5% al 20% la tassazione per tutti gli altri strumenti finanziari, titoli di Stato esclusi. In totale, questa misura dovrebbe consentire il recupero di un miliardo di euro. Il ministro Tremonti ha specificato che ci saranno anche interventi sui giochi

Liberalizzazioni
Le liberalizzazioni spaziano a 360 gradi: si va da quelle relative ai professionisti a quelle in materia di segnalazione certificata di inizio attività, denuncia e dichiarazione di inizio attività. Sul fronte delle professioni, in particolare, il decreto abolisce l'esame di Stato per i commercialisti e dà agli avvocati la possibilità di una carriera alternativa senza l'esame. In più, si apre alla pubblicità anche comparativa, alle società di capitali anche se a maggioranza esterna, e alla possibilità di coniugare attività di impresa e commerciale con quella di studio. Le liberalizzazioni riguardano anche i servizi pubblici.

Privatizzazioni
Si parla di privatizzazione dei servizi pubblici locali, come gestione dei rifiuti e trasporto pubblico locale. Resta invece fuori dal campo delle privatizzazioni la gestione dell'acqua. La privatizzazione deve avvenire attraverso una gara d'appalto, e solo dopo che l'ente ha verificato se un servizio pubblico sia pienamente liberalizzabile, se ci siano, cioè, imprese private disposte a realizzarlo senza contributi pubblici, garantendo le caratteristiche di universalità e accessibilità del servizio.

Lotta all'evasione
Nuove misure restrittive, come la soglia del trasferimento del contante che passa da 5mila a 2.500 euro. In più, vengono rafforzate le sanzioni (fino ad arrivare alla chiusura dell'attività) per le attività commerciali che non emettono lo scontrino fiscale e per i professionisti che non emettono la fattura.

Comuni accorpati e province abolite
Dalle prossime elezioni è prevista la soppressione delle Province sotto i 300mila abitanti. Si tratta di 36 province (ma il calcolo è ancora approssimativo e sarà definito con i risultati del censimento). In più la nuova manovra prevede la fusione dei Comuni sotto i mille abitanti, con sindaco anche assessore, e la riduzione dei componenti dei Consigli regionali. Si tratta di circa 1.500 piccoli Comuni. Sempre in tema di enti territoriali, il decreto riduce di 6 miliardi di trasferimenti nel 2012 e di 3,5 nel 2013. Per le regioni il peso della riduzione dei fondi è pari a 1 miliardo di euro.

Ministeri
Il taglio di 6 miliardi ai ministeri va dalla banda larga per quanto riguarda il ministero dello Sviluppo economico, alla prevenzione di rischi di dissesto idrogeologico (Ambiente). Queste voci sono inanziati attraverso i fondi Fas.

Festività
Vengono spostate alla domenica le festività non religiose (non concordatarie) che cadono in un giorno infrasettimanale. Le festività spostate sono: il 25 aprile (festa della Liberazione), il 2 giugno (festa della Repubblica) e il 1° maggio (festa dei lavoratori).

Pensioni
Il pacchetto previdenza esce più soft rispetto alla bozza. Nel testo solo l'anticipo al 2016 (rispetto al 2020) del graduale aumento del requisito di età per il pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici del settore privato. Si partirà con un incremento di un mese il primo anno, due mesi il secondo anno (2018) e via via con gradini di sei mesi negli ultimi anni della transizione che si conclude nel 2027. Al requisito di età si aggiungerà la finestra unica di un anno, che marcherà un altro ritardo, e i mesi di posticipo legati all'aspettativa di vita.

Pubblico impiego
Congelamento delle tredicesime mensilità dei dipendenti. Il Tfr verrà liquidato entro 24 mesi. Infine, il taglio al personale: dovrà essere assicurata una riduzione del 10% del numero dei dirigenti di seconda fascia e del 10% dei dipendenti delle amministrazioni centrali entro il marzo del 2012

Costi della politica
Tagliate 54mila poltrone. Secondo i numeri forniti dal ministro Calderoli, nella dieta della politica perderanno la poltrona 445 tra deputati e senatori. Le indennità dovranno essere collegate al tasso di presenza ai lavori parlamentari. Aboliti i doppi incarichi, di parlamentare e sindaco o assessore e rafforzate le incompatibilità.

Contributo di solidarietà
Il prelievo è previsto per chi guadagna sopra i 90mila euro. L'aliquota del 5% si applicherà solo alla quota eccedente i 90mila euro. L'aliquota sale al 10% per quella sopra i 150mila euro. Il prelievo si applicherà solo per due anni. È saltata l'ipotesi di un contributo di solidarietà a due vie per autonomi e lavoratori dipendenti: l'aliquota e le fasce sono uguali per entrambe le categorie.


Liberazione 14/08/2011, pag 2

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