sabato 21 agosto 2010

Iraq, gli Usa iniziano il ritiro. Al loro posto 7000 contractors

Terminerà a dicembre 2011. La sicurezza del paese affidata ad agenzie private

Chiamarlo ritiro è un ossimoro, ad ogni modo va registrato che con 13 giorni di anticipo sulla scadenza prevista (il 31 agosto) gli Stati Uniti hanno ritirato nella notte l'ultima brigata da combattimento dall'Iraq. Nel Paese restano 56.000 soldati. Dopo sette anni e mezzo la Guerra iniziata da George W. Bush per distruggere le inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam Hussein è - solo virtualmente - finita. Le truppe rimaste continueranno le operazioni fino al primo settembre quando resteranno in 50.000 con compiti - esclusivi - sulla carta. di "appoggio e addestramento" dei militari afghani. Entro il 31 dicembre 2011 - secondo il calendario approvato da Bush e fatto proprio da Barack Obama - tutti i militari americani, tranne qualche decina, avranno abbandonato il Paese.
Il ritorno a casa dei soldati Usa non chiude la fase di appoggio di Washington al governo - ancora inesistente a cinque mesi dalle elezioni del 7 marzo scorso - iracheno. Come rivela il New York Times per compensare il ritiro delle truppe combattenti sono in arrivo 7.000 contractor privati, cui sarà affidata - di fatto - la sicurezza del Paese, sempre a spese dei contribuenti americani. Quegli stessi contractors che Karzai ha di fatto espulso dal paese pochi giorni fa con un ultimatum. Come a dire che l'autorità di Kabul è praticamente zero.
Il dipartimento di Stato spenderà inoltre 100 milioni di dollari solo per realizzare due avamposti fortificati nel nord del Paese - ricco di risorse petrolifere - per scongiurare grazie ai contractor scontri tra l'esercito regolare e le forze curde dei guerriglieri peshmerga. Dall'ottobre del 2011 - tre mesi prima che l'ultimo soldato Usa avrà lasciato il Paese - sempre il dipartimento di Stato assumerà la responsabilita di addestrare la polizia irachena.
Altre 5 basi avanzate fortificate saranno sparse nel resto del Paese. A gestirle ci penseranno sempre gli uomini delle agenzie di sicurezza private che svolgeranno gli stessi compiti affidati finora all'esercito: gestiranno i radar, cercheranno ordigni improvvisati (Ied) piazzati sul ciglio della strada, faranno volare i droni (aerei senza piloti) e forniranno il personale necessario alle forze di reazione rapida per aiutare i civili.

Liberazione 20/08/2010, pag 6

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