mercoledì 3 marzo 2010

Cinese, contadino, single: il controllo delle nascite presenta il conto

Aborto selettivo e figlio unico, all'appello mancano 20 milioni di donne

Roberto Onorati
Pechino
Ventiquattro milioni di maschi cinesi potrebbero ritrovarsi single forzati entro il 2020: una vita solitaria che finirà per colpire gli uomini appartenenti agli strati più bassi della società. E' il dato con cui l'Accademia cinese degli studi sociali lancia l'allarme e - probabilmente - la volata a qualche correttivo alla legge del figlio unico, attiva in Cina dal 1979. Senza quel provvedimento, secondo il partito comunista cinese, oggi ci sarebbero circa 400 milioni di cinesi in più. 400 milioni di bocche da sfamare. Questo nuovo allarme sembra ancora una volta indicare tempi maturi per alcune modifiche alla legge voluta da Den Xiaoping.
Del resto i dati parlano chiaro: da 108 maschi ogni 100 femmine nel 1982, si è passati a 111 nel 1990 e 116 nel 2000. Le ultime stime ufficiali della popolazione, che risalgono al 2005, contano ben 119 ragazzi ogni 100 ragazze. Una disparità troppo alta e che preoccupa non poco, specie in alcune zone dove il rapporto è addirittura 130 a 100.
Guangzhou Wang, ricercatore presso l'Accademia degli studi sociali, CASS in inglese, non pensa che l'eccedenza di uomini si tradurrà per forza in 24 milioni di single, ma ammette che tale squilibrio «potrebbe aggravare i problemi esistenti: sarà più difficile sposarsi per gli uomini con basso reddito e aumenterà la differenza di età tra i coniugi». Wang Yuesheng, un altro ricercatore ha avvertito che la possibilità di sposarsi sarà minore, specie se un uomo di oltre 40 anni vive in campagna. «Quando saranno anziani - ha ribadito al Global Times - saranno più dipendenti dalla sicurezza sociale e avranno poche risorse finanziarie». Gli uomini situati nelle zone più colpite dalla povertà, saranno sistematicamente costretti a restare celibi, portando alla perdita della tradizione cinese che ruota intorno al concetto di nucleo famigliare. E questi non sono gli unici limiti alla politica del figlio unico: un invecchiamento della popolazione, la continua esistenza di una casta di piccoli imperatori (i figli unici ultra viziati, specie all'interno di contesti economici molto sviluppati) e un aumento del traffico di donne e bambini che lasceranno interi villaggi abitati da soli uomini. Solo alcuni dei tanti problemi di una società in difficoltà di fronte alla profonda mole di cambiamenti che subisce e di cui solo una parte della popolazione beneficia.
Oltre al futuro ci sono i problemi legati al passato e al presente: la società cinese e le dure condizioni di lavoro in campagna, hanno portato ad un ricorso sistematico dell'aborto in caso di attesa di un nascituro di sesso femminile. Per questo in Cina, in teoria, è vietato per i medici annunciare ai genitori il sesso del feto. Come per ogni cosa però, basta qualche soldo per ottenere l'informazione che può trasformarsi in aborto o in sospiro di sollievo.
La legge - attuata attraverso la nascita, nel 1981, della Commissione di stato per la pianificazione familiare - fu voluta per controllare un aumento vertiginoso della popolazione cinese, consentendo così il recente miracolo del Regno di Mezzo. Da tempo si parla di una riforma della legge, in ragione di una società precocemente invecchiata e i cui costi di sussistenza, leggi pensioni e servizi sociali, potrebbero abbattersi ferocemente sull'economia.
Nel luglio dello scorso anno è stata la municipalità di Shanghai a dare il primo scossone alla legge, attraverso lo slogan due genitori, due figli. Non si tratta in realtà di uno strappo completo, quanto della diffusione sistematica di informazioni su alcune eccezioni della norma che consentono da sempre ad alcune famiglie, non solo le più facoltose, di avere più figli. In termini generali infatti per le famiglie abbienti non è mai stato un problema: per avere un secondo figlio bastava pagare, perché la disobbedienza era punita con una ammenda. Allo stesso tempo però, le coppie formate da due figli unici, potevano invece procreare più di un figlio. Una soluzione locale, in attesa che la quinta generazione di leader, in carica dal 2012, trovi un rimedio anche a questo intoppo del miracolo cinese.

Liberazione 12/01/2010, pag 7

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