giovedì 16 dicembre 2010

Bolivia: in pensione a 58 anni. Morales firma la legge

Diventa legge in Bolivia la riforma che anticipa l'età pensionabile ai 58 anni di età, dagli attuali 65 anni previsti per gli uomini e i 60 per le donne. Il presidente boliviano, Evo Morales, l'ha promulgata non appena rientrato dal vertice sul clima di Cancun. La riforma pensioni è stata messa a punto in collaborazione con la dirigenza del sindacato unitario Central Obrera Boliviana. La nuova legge nazionalizza anche le due casse di fondi private e la nascita della "Gestora della Seguridad social", l'organismo che sostituirà le due casse di fondi private, la "Futuro de Bolivia" e la "Prevision" che erano operate dalla filiale della banca spagnola BBVA e dalla Zurich Financial Services a capitale svizzero.
Una riforma in controtendenza rispetto a numerosi paesi nel mondo, ma che, secondo i sostenitori, tiene conto che l'aspettativa di vita dei circa 10 milioni di boliviani che è di 66 anni. Per le donne -che secondo le norme attualmente in vigore vanno in pensione a 60 anni- la nuova legge prevede che le madri con oltre tre figli potranno andare in pensione a 55 anni. La nuova legge prevede inoltre la creazione di un "fondo di solidarietà" con il contributo di imprese e lavoratori che garantirà pensioni minime anche agli autonomi e a chi ha versato contributi volontari per 10 anni. Sulle barricate la federazione delle imprese boliviane che si è scagliata contro una riforma che ritiene "insostenibile". Entrerà in vigore a metà del prossimo anno.

Liberazione 11/12/2010, pag 4

1 commento:

Pippovinci ha detto...

Finalmente! E' questa la terza via. Un paese libero, democratico, ma di sinistra dove al primo posto si mette la qualità della vita ed i Diritti dei lavoratori. E chi non ci sta è libero di andarsene.