giovedì 16 dicembre 2010

"Cemento 0", per dire no alla speculazione

Oggi manifestazione in VI Municipio a Roma
Una ventina di organizzazioni tra comitati di quartiere, centri sociali, associazioni culturali e antirazziste, di lavoratori in lotta e di stranieri (senegalesi, etiopi, bengalesi), assieme al circolo di Rifondazione Comunista di Torpignattara e quello di Sinistra Critica del Pigneto hanno costruito una manifestazione, "Il nostro territorio non è il Monopoli", che attraverserà oggi le vie principali del VI Municipio, con partenza da piazza Perestrello a Roma alle 10.
Lo slogan dell'iniziativa richiama l'obiettivo comune a tutti gli organizzatori: l'opzione "cemento 0", che vuol dire fermare le nuove costruzioni e la speculazione che minacciano i quartieri periferici della città e rischiano di far scomparire i pochi spazi verdi rimasti.
Al contrario, si reclamano più spazi per i bambini, una mobilità sostenibile, un maggiore sostegno alle attività culturali e il completamento di opere importanti, già deliberate in passato attraverso percorsi partecipati, come quelle previste nel contratto di quartiere Pigneto e la realizzazione della Piazza Perestrello. Opere in grado di restituire maggiore vivibilità ai cittadini della zona.
Rifondazione Comunista ha avuto un ruolo decisivo, in questa città, nell'ideare e portare avanti i Contratti di Quartiere, dal Pigneto alla Garbatella, luoghi dove più intensa è stata, ed è, la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Nonostante alcune delusioni lo strumento Contratto di Quartiere rimane tra i pochi in grado di stimolare il coinvolgimento dei cittadini nell'adozione di scelte urbanistiche condivise e partecipate.
La riapertura del Cinema Aquila, uno dei pochissimi aperti in periferia e recuperato strappandolo alla banda della Magliana, la riqualificazione del Torrione, la realizzazione di una nuova struttura, a via Isidoro di Carace, nata come centro anziani, ma aperta a molteplici attività culturali del quartiere, la sistemazione viaria di un quadrante abbandonato da anni, la ricostruzione di un vecchio capannone industriale nell'area dell'ex Snia Viscosa destinato a fini sociali. Sono solo alcuni degli interventi realizzati nell'ambito del Contratto di quartiere Pigneto, che però ne prevedeva altri non meno importanti: la fermata FM1 del Pigneto, per il laboratorio di quartiere e la piazza telematica nei locali dell'ex Serono, in piena isola pedonale.
Proprio quest'ultimo, la realizzazione della Casa del Municipio, era quello più significativo del Contratto di quartiere, perché affermava la centralità della partecipazione dei cittadini e prefigurava successive ipotesi di trasformazione urbanistica e culturale del quartiere.
Quegli strumenti di partecipazione non attuati, in un quadro di gestione verticistica del governo della città, oggi risulterebbero decisivi nel contrastare il potere senza limiti della destra e costruirebbero un argine alla speculazione edilizia e non solo della borghesia palazzinara romana. La pretesa di privatizzare l'Acea prima ancora dello svolgimento del referendum sull'acqua pubblica ne è solo un esempio.
Ritornando ai problemi del quartiere, occorre aprire un dibattito sugli spazi e sul patrimonio pubblico esistente, per trovare in breve tempo una sede alternativa alla biblioteca dismessa e dare sostegno alle mille iniziative culturali e artistiche promosse nel Municipio. L'occupazione dei giovani di Generazione Precaria dello stabile dell'ex cinema Preneste ha avuto il merito di ridestare la giusta attenzione sul tema.
L'avvio della Casa del Municipio, magari proprio nei locali della ex fabbrica Serono, può svolgere un ruolo di raccordo tra istituzione e cittadini, consentendo di determinare scelte più idonee e di venire incontro agli interessi più avvertiti dalla comunità. Dare più senso e protagonismo alla partecipazione dei cittadini non potrà che rafforzare l'opposizione politica e sociale ai governi della destra, in tutte le sue articolazioni istituzionali: Comune, Regione, governo nazionale.
Circolo Torpignattara Roma

Liberazione 11/12/2010, pag 10

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