giovedì 9 dicembre 2010

Scala mobile e salari minimi in salsa indiana

I lavoratori del Rajasthan dopo 47 giorni di lotta ottengo l'aggancio all'indice dei prezzi
Simonetta Cossu
Do you remember scala mobile? E' tornata, ma in India. La lotta dei lavoratori rurali indiani segna un'altro punto a loro favore grazie alla ostinata battaglia che hanno condotto per 47 giorni costringendo il governo dello Stato del Rajasthan a capitolare e agganciare i salari minimi all'indice dei prezzi di consumo.
«E' una vittoria storica - ha diciarato Aruna Roy attivista politica e leader del Mazdoor Kisan Shakti Sangathan (unione di unità dei coltivatori degli operai) - anche se sono occorsi alcuni giorni perchè si materializzasse. L'accordo sottoscritto dal governo del Rajasthan aiuterà tutti i lavoratori del paese».
Una lotta dura che è iniziata il 2 ottobre scorso quando oltre 200 lavoratori hanno dato vita al dahrna, una forma di protesta non violenta indiana che prevede sit in continuati davanti alla porta del proprio debitore o malfattore e il digiuno fino a quando si ottiene giustizia. Hanno resistito per 47 giorni e alla fine hanno ottenuto giustizia.
Una lotta quella dei movimenti sociali e rurali indiani che è iniziata nel 2005 quando dopo mesi di battaglia riuscirono ad ottenere dal governo il The Mahatma Gandhi National Rural Employment Guarantee Act (MNREGA), una legge approvata dal parlamento indiano che garantisce a tutte le famiglie rurali in India un salario minimo garantito. Una legge dirompente se si considera che oltre il 70% della popolazione indiana è rurale e che in pratica incide sulla vita oltre 700 milioni di persone. Nel National Rural Employment Guarantee Act (NREGA) si parla per la precisione di lavoro garantito. Dice che gli stati dovranno assicurare almeno 100 giorni di lavoro retribuito all'anno per ogni famiglia rurale; ovvero, ogni famiglia in cui un adulto accetti di compiere lavoro manuale di utilità pubblica riceverà il salario corrispondente. La logica è dare un lavoro retribuito nella stagione di stasi dell'agricoltura (quando non ci sono semina o raccolti).
La lotta condotta nel Rajasthan è quindi una continuazione di quella stessa lotta. Infatti nello stato, ma anche nel Andhra Pradesh, il lavoratori iscritti nel piano MNREGA chiedono parità nei salari minimi. La lotta è iniziata quando gli stati si sono trovati in difficoltà nel garantire questi pagamenti dovuti, e come soluzione hanno congelato il salario massimo da erogare a 100 rupie al giorno. «Questo può sembrare un paradosso. Ben 19 Stati hanno salari minimi che sono superiori alle 100 rupie giornaliere e ai lavoratori iscritti nel MNREGS del nostro Stato vengono negati i loro diritti legali», ha dichiarato Nikhil Dey attivista politico.
La lotta dei lavoratori del Rajasthan ha visto numerose personalità scendere al loro fianco. Tra questi anche Sonia Ghandi che ha scritto una lettera pubblica al primo ministro dello Stato a sostegno della protesta
Il 17 novembre l'accordo sottoscritto dai rappresentanti governativi del Rahasthan in cui si si accolgono le richieste avanzate, che oltre a legare il salario minimo all'indice dei prezzi di consumo, riconosce altre istanze come il lavoro alle donne e ai disabili.
Ora la partita si sposta nel Andhra Pradesh dove il governo dello stato ha citato in giudizio il ministero per lo sviluppo rurale presso l'Alta corte per il mancato pagamento dei salari minimi dovuti ai lavoratori dopo che il ministero aveva emesso una notifica di congelamento dei salari minimi a Rs 100 nel gennaio 2009. Da allora, i salari minimi sono aumentati in oltre 19 Stati, anche nel Rajasthan e Andhra Pradesh, ma questi sono stati costretti a pagare di meno a causa del regime di finanziamento a livello centrale. Aruna Roy, che oltre che leader e attivista è membro del Consiglio nazionale consultivo (una specie di assemblea permanente dei rappresentanti della società civile che assiste il governo con critiche e proposte) ha accolto con favore il passo compiuto da Sonia Gandhi, e che il problema era così evidente su cui nessuno poteva aver fatto un errore. Il ministero per lo sviluppo rurale è ora sotto pressione non solo dal Consiglio nazionale consultivo di agire sulla questione del pagamento dei salari minimi ma anche dal fatto che l'audizione in Andhra Pradesh è prevista per il 16 novembre. Nell'ultima udienza, il giudice si era chiesto se lo Stato o l'ufficio che gestisce questi pagamenti sarebbe stato accusato di oltraggio alla corte, in quanto ha sostenuto che i salari minimi dovrebbero essere pagati. Ora il ministero deve agire presto, o sarà accusato di oltraggio alla corte.

Liberazione 02/12/2010, pag 4

Nessun commento: