giovedì 9 dicembre 2010

Finmeccanica e Evan galassia corruzione

Frida Nacinovich
La magistratura indaga, il premier s'indigna. A ciascuno il suo mestiere. Ancor prima di conoscere i motivi per cui i vertici di Finmeccanica ed Enav sono finiti sotto inchiesta, il caro leader grida al complotto delle toghe rosse. Almeno per una volta non hanno colpito lui. Fa lo stesso.
«Sono preoccupato perché Finmeccanica è un asset straordinario - avverte Silvio Berlusconi - in questi giorni ha firmato un contratto per un miliardo e mezzo per forniture alla federazione russa, mi auguro che queste indagini portino a nulla, come sono convinto sia, e comunque considero suicida che il paese proceda contro chi costituisce con la propria capacità operativa la forza del paese». Sempre di complotto si tratta, i perfidi magistrati attentano al paese. E la sua azienda Italia - quella che Berlusconi vuole continuare ad amministrare - non ha certo bisogno di giudici che ficchino il naso nel retrobottega. L'inchiesta su Enav e Finmeccanica non è un fulmine a ciel sereno, il presidente Guarguaglini e soprattutto la di lui gentil consorte Marina Grossi erano da tempo chiacchierati. Ora la signora Grossi, responsabile di Selex sistemi integrati, è indagata per presunti fatti di corruzione e frode fiscale insieme al presidente dell'Enav Luigi Martini e all'amministratore delegato Guido Pugliesi. Da Selex si ribadisce l'assoluta correttezza nei rapporti con Enav e comunque si confida nell'operato della magistratura. Il presidente del Consiglio invece no, nella magistratura non confida per niente. Confida in se stesso e basta.
Un Berlusconi scoppiettante dice di non voler andare alle elezioni per il bene del paese, presenta in anticipo lo spot di fine anno, quello del "già fatto". «Fino a un mese fa mi sentivo 35 anni, mi è caduto addosso di tutto e di più. Ora me ne sento 36». Dall'inizio della conferenza stampa che segue il consiglio dei ministri già si capisce come andrà a finire. Ecco il piano per il Sud, caldo caldo, appena sfornato a palazzo Chigi. Berlusconi lo tratteggia come «l'altra faccia della medaglia del federalismo». Prima si trattano le regioni meridionali come la vergogna del paese e si fa contenta la Lega, poi si dà vita alla banca del sud e così anche il ministro Tremonti è contento. Viva l'Italia. Impossibile non pensare a Enzo Jannacci e alla sua "Messico e nuvole, l'altra faccia dell'America". Dal piano per il Sud, Berlusconi allarga la sua analisi all'operato dell'esecutivo, considerando ormai acquisiti i famosi cinque punti per i quali si era impegnato. "Già fatto,già fatto, già fatto". Con il sottinteso avvallo dei futuristi di Fini, che se il 14 dicembre non gli voteranno la fiducia sarà solo per umana ingratitudine. Alla faccia del comune sentire degli elettori di Pdl e Lega. Mancano la riforma tributaria e quella della giustizia, quisquilie. I prossimi consigli dei ministri saranno dedicati alla loro approvazione. Il governo, ci tiene a sottolineare Berlusconi, ha «praticamente in poco tempo realizzato tutto quanto garantito di fronte al Parlamento». Sempre più in alto. La seconda parte del monologo presidenziale è dedicata ai giornali. Carta igienica, almeno agli occhi del Cavaliere. Berlusconi, si sa, preferisce la televisione. Così torna ad attaccare l'azione «mistificatoria» dei media, in risposta ai perfidi giornalisti che - fotografie alla mano - chiedono lumi sui ritardi della ricostruzione in Abruzzo e la continua emergenza rifiuti a Napoli. «E' una cosa indegna, abbietta, criminale, antitaliana criticare infodamentamente ciò che è stato fatto da uomini dello Stato e dalla protezione civile» dice il presidente del Consiglio.
Cambio di scena. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lascia il Teatro "Capranica" al termine della prima sessione di lavori del congresso dell'Anm, i giornalisti gli chiedono cosa pensi della riforma della Giustizia che il governo potrebbe varare già nel Consiglio dei ministri di martedì prossimo. Il capo dello Stato sgrana metaforicamente gli occhi, risponde: «Quale riforma? Non sono aggiornato su quello che farà il governo...». Cavaliere, cavaliere,quante altre pentole senza coperchi?

Liberazione 27/11/2010, pag 1 e 4

1 commento:

Brunetta ha detto...

DAL 27 novembre le cose sono parecche cambiate.
Il suo articolo riporta contenuti superati.