La Camera dei rappresentanti Usa ha approvato una mozione che potrebbe penalizzare i beni cinesi, nel tentativo di obbligare la Cina ad aumentare più velocemente il suo tasso di cambio. Le autorità di Pechino hanno risposto che la legge non è conforme alle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto). La mozione, voluta dai parlamentari Usa che considerano la concorrenza cinese una delle motivazioni dell'alto tasso di disoccupazione, potrebbe riaccendere la disputa tra i due paesi sul commercio e sul lavoro, anche se il passaggio in Senato resta ancora un'incognita. Il portavoce del ministro del Commercio cinese, Yao Jian, ha affermato che «aprire un'indagine compensativa nel nome dei tassi di cambio non è conforme ad alcune rilevanti regole del Wto».
Liberazione 01/10/2010, pag 6
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