giovedì 7 ottobre 2010

Deficit al 32% del pil In Irlanda spesi 50 mld pubblici per salvare le banche

Il salvataggio del settore bancario costerà all'Irlanda 50 miliardi di euro. E' questo il risultato di una serie di aiuti avviati nel 2009 e delle ulteriori previsioni fornite oggi dalla banca centrale e dal ministro delle Finanze irlandese. La Banca centrale ha infatti indicato una cifra di 34 miliardi di euro quale costo massimo addizionale per il salvataggio della Anglo Irish Bank, nel peggior scenario possibile, ma ha anche preannunciato un'ulteriore ricapitalizzazione da 3 mld di euro per la Allied Irish Bank, di cui lo Stato diventa il maggior azionista. Nessuno sforzo addizionale è previsto invece per la Bank of Ireland. Intanto, la Allied Irish Bank a Dublino crolla di oltre il 20%, mentre la Bank of Ireland guadagna il 2,6%.
La Anglo Irish Bank, una volta la terza banca del Paese, è esplosa con il dissolversi della bolla immobiliare. Il deficit pubblico al 12% schizza a quota 32 se si calcola l'operazione sul bilancio della banca. Se a questi numeri si aggiungono, poi, i 5,4 miliardi che il governo ha dichiarato di dover girare alle casse di Nationwide building society e alla nazionalizzata Allied Irish bank, il conto globale di Dublino, incluso quanto elargito nel recente passato, arriva a una cinquantina di miliardi di euro.

Liberazione 01/10/2010, pag 6

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