mercoledì 9 marzo 2011

Europa, il Parlamento voterà sulla tassazione delle transazioni

Fabrizio Salvatori
Tassazione sulle transazioni finanziarie. Qualcosa di muove in Europa. Tra il 7 e il 10 marzo, il Parlamento europeo ne discuterà in seduta plenaria. La base è una proposta presentata dalla deputata greca Anni Podimata e già passata all'esame della commissione Affari economici. La relazione in realtà è su una serie di provvedimenti che servano a rimettere in sesto le esangui casse dei paesi Ue : tra l'altro, si parla di Eurobond, tassa sul carbonio. La tassa sulle rendite dovrebbe assicurare un budget di ben 200 miliardi (mentre a livello mondiale la cifra è di 650 miliardi).
L'aliquota sarebbe compresa tra lo 0,01% e lo 0,05%., con un occhio di riguardo per le dimensioni del capitale utilizzato. Ovviamente, nel Parlamento europeo c'è molto fermento. «Il percorso è accidentato - sottolinea Antonio Panzeri, europarlamentare del Pd - ma si va facendo sempre più largo l'idea che comunque questo è un tema da affrontare. Molti parlamentari, soprattutto tra le fila dei socialisti, hanno capito benissimo che sono proprio le rendite finanziarie le maggiori responsabili della crisi attuale». Più sfumata la posizione della stessa Commissione europea, più propensa per la Taf, una tassa sulle attività finanziarie che avrebbe il solo scopo di assicurare una maggiore stabilità dei mercati finanziari.
La tassa sulle transazioni, come dice il nome stesso, dovrebbe essere applicata su ogni singolo movimento. L'idea è quella di applicarla su una vasta gamma di strumenti finanziari come azioni, titoli di Stato, compravendita di valute e prodotti finanziari derivati.
In Italia, l'attuale sistema prevede un'aliquota del 27% sugli interessi di conti correnti, libretti e certificati e un'altra del 12,5% che si applica sugli interessi rivenienti da titoli di stato ed altre obbligazioni, buoni postali, nonché dai dividendi delle azioni e dai cd. capital gain, cioè le plusvalenze, il guadagno in conto capitale, di tipo speculativo, scaturito dalla compravendita di titoli. Tra gli imprenditori sono in molti ad essere d'accordo con la tassazione delle rendite, pur nella varietà delle forme e con tanti distinguo. Tra gli altri anche De Benedetti e Montezemolo.Ultimamente anche la presidente della Confindustria Emma Marceglia si è schierata a favore della tassazione delle rendite. La Cgil, invece, è per l'introduzione della patrimoniale. «Introduciamo la patrimoniale sopra 800 mila euro - ha detto Susanna Camusso -. Non solo: abbassiamo le aliquote e abbassiamo la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro invece di ridurre il tasso d'istruzione nel Paese».
La Tobin Tax, proposta nel 1972 dal Nobel per l'economia James Tobin, propone di tassare fra lo 0.1% e 1%, tutte le transazioni sui mercati valutari.


Liberazione 03/03/2011, pag 6

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