mercoledì 9 marzo 2011

La Cina rinforza l'Esercito popolare

Pechino aumenta le spese militari. Preoccupati i paesi vicini

Matteo Alviti
Un aumento sul budget militare per il 2011 del 12,7%. Pechino vuole fare le cose in grande, e mandare un messaggio alle altre potenze regionali concorrenti.
La notizia è stata diffusa ieri, alla vigilia del Congresso nazionale del popolo, dove sarà presentato il prossimo piano quinquennale. Le spese militari per l'anno in corso aumenteranno dagli attuali 532,1 miliardi di yuan a 601,1 (circa 91,5 miliardi di dollari). Ancora più di quanto non fossero aumentate l'anno precedente, nel 2010, quando il bidget a disposizione dei militari era cresciuto del 7,5%. La notizia assume una dimensione ancora più rilevante se si considera che sono diversi gli analisti convinti che le spese militari effettive siano più alte di quelle dichiarate.
I paesi vicini sono allarmati, e hanno denunciato a riprova dei loro timori una maggiore durezza nell'atteggiamento di Pechino nelle questioni regionali. Su tutte lo scontro diplomatico per le isole contese con il Giappone - pochi scogli sotto i quali si potrebbero però nascondere interessanti riserve di gas e petrolio - ha recentemente dimostrato fin dove la Cina è pronta a spingersi. Ma ci sono altre isole praticamente disabitate e ampi tratti di acque rivendicati da Pechino che l'hanno messa in contrasto con i paesi vicini del sudest asiatico. In questi casi, come per il recente episodio controverso che ha visto protagonista le Filippine, più che per il gas, si cerca il controllo di acque importanti per la loro pescosità. E ancora di più per il controllo delle rotte commerciali. Proprio in quella acque transita l'80% dell'import energetico cinese.
Gli allarmi sull'"espansività" cinese sono invece del tutto infondati per il portavoce dell'assemblea popolare Li Zhaoxing: «La spesa cinese per la difesa è relativamente bassa se comparata con quella del resto del mondo». Molto più bassa di quella degli Stati Uniti, si era detto in precedenza. E la Cina non intende rappresentare una minaccia per nessuno. L'aumento di budget per gli armamenti destinati ai 2,3 milioni di militari dell'esercito popolare, insomma, ha le sue ragioni: Pechino sta sviluppando una flotta di aerei stealth e un sistema missilistico avanzato.
Oggi, nella prima giornata dell'Assemblea nazionale del popolo, il premier Wen Jiabao parlerà molto probabilmente anche della necessità di raffreddare l'economia. Il premier ha anticipato nei giorni scorsi che il tasso di crescita «ideale» dovrebbe essere non più alto del 7%. Wen, inoltre, terrà in debito conto nel suo discorso gli annunci sula lotta all'inflazione - al 4,9% in gennaio - e potrebbe arrivare a lanciare misure che stimolino i consumi interni.


Liberazione 05/03/2011, pag 7

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