venerdì 5 agosto 2011

Cambiare l'Europa

Appuntamenti Università estiva del Partito della Sinistra europea

Fabio Amato
Proprio nei giorni in cui l'Italia è entrata nel vortice dei paesi colpiti dalla speculazione internazionale, e alla vigilia di una manovra economica fatta di tagli e che colpisce stato sociale e diritti, come richiesto dalla folle politica dell'Unione Europea, è iniziata ieri a Trevi, in Umbria, l'università estiva del Partito della Sinistra europea. Una cinque giorni di incontri e seminari a cui partecipano oltre 250 delegati provenienti da tutto il continente, e che avrà al proprio centro esattamente il tema di come uscire dalla crisi economica e da questo capitalismo da casinò. Dopo l'assemblea della rete femminista europea el-fem, ieri pomeriggio hanno aperto i lavori Paolo Ferrero e Pierre Laurent, segretario nazionale del Partito Comunista Francese e Presidente del Partito della Sinistra Europea. L'apertura è stata dedicata al decennale di Genova, perché le ragioni di quel movimento che contestava la globalizzazione capitalista sono valide ancora oggi, e gli effetti devastanti di questa globalizzazione sulle nostre società sono evidenti. Ma anche perché la lotta continua,come dimostrano le piazze greche e spagnole. Ci saranno anche rappresentanti del movimento degli Indignati di questi paesi a raccontare la loro lotta. Nei prossimi giorni interverranno nei numerosi workshop e seminari, altri leaders di Partiti europei. Di quei paesi che stanno pagando cara il collasso del sistema neoliberista e il fondamentalismo monetario imposto da Bruxelles. Cayo Llara, coordinatore generale di Izquierda Unida, Alexis Tsipras, Presidente del Synaspismos greco, protagonista, in questi giorni e settimane, insieme alle altre forze di sinistra, della contestazione di massa al piano di austerità che la Grecia ha approvato, su diktat di Ue e Fmi.
Ma non ci sarà solo l'Europa al centro della discussione. Ci sarà anche il mediterraneo e le rivolte che stanno cambiando il panorama politico dell'area. Rivolte per la democrazia e contro il neoliberismo. Fra gli altri a discutere di questo e di come ricostruire un nuovo internazionalismo, ci sarà Samir Amin, intellettuale marxista e fra gli animatori dei fori sociali mondiali.
C'è bisogno di costruire una risposta comune a quella che viene definita nel programma dei lavori come "la dittatura dei mercati". Quell'idea secondo cui non esiste alternativa alle politiche di rapina di diritti e giustizia sociale, imposte in nome dell'esigenza di soddisfare i "mercati", quello finanziario in primis, dai pescecani che sono i veri beneficiari della politiche di austerità dettate da Banca centrale europea e Fmi. Quest'Europa è stata costruita a loro misura. Difende solo quegli interessi e demolisce le conquiste di civiltà frutto di decenni di lotte. La vittima designata è lo stato sociale, le generazioni future, i lavoratori, le donne. Oggi quello che tocca al popolo greco sarà la ricetta domani per tutti gli altri.
Dobbiamo e possiamo ribellarci a questo. Cambiare quest'Europa è una necessità. Costruire una sinistra di classe e alternativa, che ponga il tema della trasformazione della società, della lotta al capitalismo, è un dovere non solo in Italia ma in tutto il continente. Per rompere quei vincoli che conservatori, liberali e socialdemocratici europei hanno condiviso nel costruire questa Unione europea. Per battere il neoliberismo e riaprire alla speranza di una società di eguali e liberi.


Liberazione 13/07/2011, pag 6

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