mercoledì 19 gennaio 2011

Libro: Briangheta

Marco Fraceti

BRIANGHETA
La ‘ndrangheta in Brianza a “centopassi”
dal Lambro

Questo lavoro non vuole essere un atto di denigrazione della Brianza, bensì un gesto d’amore per una terra di gente onesta e operosa. A Cinisi, il 9 maggio di ogni anno, quando ricorre l’anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, gli organizzatori del Forum Sociale Antimafia espongono lo striscione storico di Radio Aut, l’emittente dalla quale Peppino denunciava le malefatte della mafia di Cinisi e del suo capo Badalamenti. Su quello striscione c’è scritto: “la mafia uccide, il silenzio anche”. Ma qual è il silenzio peggiore? Quello dei disonesti o quello degli onesti?

“In tutto il mondo il sequestro e la confisca dei beni sono visti ormai come uno strumento fondamentale nell’azione di contrasto alle grandi organizzazioni criminali dato che, secondo molti autorevoli studiosi, la spinta all’accumulazione con ogni mezzo di risorse rappresenta la finalità principale - per non dire l’unica - che spiega le scelte strategiche delle organizzazioni criminali. D’altra parte la criminalità organizzata muove una quantità ingente di ricchezza, è protesa verso la conquista illegale di spazi di potere economico e inquina, di conseguenza, il tessuto economico, e più in generale gli assetti istituzionali, dei Paesi in cui opera”. Chi ha scritto e detto queste cose è Giuseppe Pignatone Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria ad un convegno a Milano il 14 maggio 2010. Pignatone è il magistrato che ha curato il versante calabrese della maxi inchiesta “Infinito”; il lato Lombardo è stato curato da Ilda Boccassini Procuratore aggiunto e coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Milano. Appare fin troppo evidente che tutta l’azione della ‘ndrangheta in Lombardia era ed è quella di rendere legali i profitti delle tre grandi attività illegali: traffico di stupefacenti con particolare rilievo allo smercio della cocaina; diffusione strutturata di agenzie e finanziarie dedite all’usura e per finire il fiorente mercato degli appalti pubblici in relazione alle grandi opere infrastrutturali in vista dell’Expo 2015. Ma una nota particolare va data alla capacità tecnico operativa delle società del movimento terra di controllo ndranghetista di soddisfare le esigenze della Lombardia per quanto riguarda la gestione dello smaltimento dei rifiuti e delle bonifiche ambientali.
Le recenti inchieste come “STARS WARS” in Brianza o “Santa Giulia/Sisas di Pioltello” a Milano hanno segnalato la capacità penetrante delle ‘ndrine, le coperture politiche e la diffusa rete del malaffare ad esse collegate.


Marco Fraceti, 55 anni, è nato a Milano. Da sempre impegnato in politica: prima in Avanguardia Operaia, poi in Democrazia Proletaria e in Rifondazione Comunista. Collabora con la rete Antimafia nazionale attraverso l'Osservatorio sulle mafie nella Provincia di Monza e Brianza. Con altri ha scritto Quel Marx di San Macuto, dedicato all'indimenticato compagno Luigi Cipriani Deputato di DP e componente la Commissione Parlamentare sulle Stragi e sulla P2.


Collana: Varia

Formato: 11x16 cm
Pagine: 130
Prezzo: 7.00 €
Data pubblicazione: dicembre 2010

http://www.puntorosso.it/puntorosso-libro_briangheta.html

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