venerdì 10 giugno 2011

Casa cara casa, in 10 anni l’affitto è aumentato del 130% Edilizia pubblica, chi l’ha vista?

Negli ultimi 10 anni i prezzi delle case sono aumentati del 50% con punte del 100% nei grandi centri urbani mentre i canoni di affitto sono cresciuti mediamente del 130% con punte del 145% nei grandi centri urbani. Lo rivela uno studio della Cgil, presentato ieri, nel quale si sottolinea che «l'innalzamento dei prezzi di vendita e dei canoni d'affitto delle abitazioni è stato ampio e di gran lunga superiore alla crescita dei redditi delle famiglie». Tanto che oggi la spesa per la casa pesa per oltre il 40% sul reddito. In particolare si trovano in difficoltà le famiglie in affitto (31%), quelle con i redditi più bassi, inferiori a 15 mila euro (27%) e le famiglie di monogenitori con figli minori (26%). Sono in difficoltà anche i single con meno di 35 anni (il 24% del totale) a conferma delle difficoltà dei giovani nel realizzare il progetto di uscita dalle famiglie d'origine. Il 13,5% delle famiglie si è ritrovata nel 2008 in arretrato con il pagamento delle spese della casa, mentre il 12% ha avuto difficoltà con i pagamenti delle utenze domestiche; il 14% ha fatto fatica con l'affitto e l'8% con le rate del mutuo. La Cgil denuncia anche il calo degli investimenti nell'edilizia residenziale pubblica che rappresenta solo il 4% dello stock abitativo contro una media europea del 20%. La produzione annua di immobili di edilizia pubblica è passata dalle 34mila abitazione sovvenzionate nel 1984 alle 2000 degli ultimi anni su un totale di circa 300mila abitazioni costruite.


Liberazione 13/04/2011, pag 5

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