lunedì 13 giugno 2011

Finanzcapitalismo, una guida per liberarsene

L’ultima opera di Luciano Gallino

Megamacchine sociali, servo-unità umane, finanzcapitalismo. La neolingua che Luciano Gallino inventa nella sua ultima opera Finanzcapitalismo.
La civiltà del denaro in crisi (Einaudi, pp. 336, euro 19,00) non ha la funzione di stimolare la parte sinistra del cervello quanto quella di capire la "realtà" che ci sta di fronte. Una realtà in fase di forte transizione. Obbligo di virgolette, quindi, e come tutte le transizioni ha bisogno di strumenti analitici parziali, che alludano più che a un passato ormai incomprensibile a un "mondo nuovo" di difficile comprensione. Anche se il capitalismo ha ben poco di autenticamente nuovo, e il passato non è popolato poi solo di cadaveri, i nodi che l'umanità, oggi così irrimediabilmente frontiera di se stessa, si trova a dover sciogliere sovrastano anche ogni serio tentativo di riflessione critica. E così occorre almeno affidarsi a una "neolingua". Luciano Gallino, che di frontiere tra discipline se ne intende, mette al lavoro tutta la sua creatività per cercare di intravedere nuovi territori. Nuovi territori in un "oltre" difficile da concepire. Anche perché la prima sfida che Gallino sembra impostare è quella di riuscire a "dislocarsi" dalla totalità del presente. «Come macchina sociale, il finanzcapitalismo - sintetizza molto bene il risvolto di copertina - ha superato ciascuna delle precedenti, compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i sottosistemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura e della persona. Così da abbracciare ogni momento e aspetto dell'esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all'estinzione». La valorizzazione del denaro, come aveva già messo in evidenza Jean Braudrillard in Lo scambio simbolico e la morte è fine a se stesso e non ha più alcun riferimento alla reatà. E di fronte a questo paradosso, noi umani, che ci riteniamo così reali dove finiamo? L'obiettivo di Gallino non è quello di provare a abbozzare delle ricette ma quello di mettere alla prova alcuni strumenti analitici. Per questo il libro va letto e studiato. Perché ci aiuti a superare la paura di ricominciare un percorso di critica e di cambiamento.
F.S.


Liberazione 15/05/2011, pag 14

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