lunedì 13 giugno 2011

Profughi ambientali 40 milioni le persone che nel 2010 hanno abbandonato le proprie terre

Solo nel 2010 sono state 40 milioni le persone costrette a lasciare le proprie terre a causa dei cambiamenti climatici. Un dato che invoca il riconoscimento dello "Status di rifugiato". E' questo l'allarme lanciato da Legambiente che, nel corso di Terra Futura, la mostra-convegno sulle buone pratiche a Firenze fino al 22 maggio, ha presentato il dossier "Profughi ambientali: Cambiamento climatico e migrazioni forzate". Secondo il dossier, se fino a qualche anno fa erano le guerre la causa principale delle emigrazioni di massa, oggi gli eventi metereologici estremi causati dal surriscaldamento del Pianeta rappresentano il fattore in assoluto predominante. Basta pensare che nel 2008 ben 20 milioni di persone sono state costrette a spostarsi temporaneamente o definitivamente in seguito ad alluvioni, desertificazione e fenomeni atmosferici estremi, contro i 4,6 milioni di profughi creati da guerre e violenze. Un fenomeno dai tratti inquietanti se si considera che, secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e l'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, entro il 2050 si arriverà a 200, forse addirittura a 250 milioni di rifugiati ambientali con una media di 6 milioni di persone all'anno. Ma secondo Legambiente a pagare già oggi le conseguenze di tsunami, desertificazione, alluvioni e eventi metereologici eccezionali sono i popoli del Sud del mondo dove ben l'80% non può permettersi di fuggire.


Liberazione 22/05/2011, pag 4

Nessun commento: