lunedì 13 giugno 2011

Migranti La Danimarca sospende Schengen grazie a un accordo tra il governo e il Ppd (estrema destra)

La Danimarca ha deciso di sospendere il trattato di Schengen. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze, Claus Hjort Frederiksen. La decisione è frutto di un accordo tra il governo di minoranza liberal-conservatore e il Partito del popolo danese (Ppd) di estrema destra. «Abbiamo raggiunto un accordo per la reintroduzione delle ispezioni doganali alla frontiera danese il prima possibile», ha annunciato Frederiksen, spiegando che i nuovi controlli entreranno in vigore entro «due, massimo tre settimane». La motivazione: «negli scorsi anni abbiamo visto crescere i crimini trasfrontalieri, e questa scelta punta a frenare il problema. Costruiremo nuove strutture al confine danese-tedesco», ha detto ancora il ministro, «con nuovi sistemi elettronici e di identificazione delle targhe auto». I doganieri presidieranno costantemente anche il ponte di Oeresund, che collega la Svezia alla Danimarca. A premere sull'acceleratore il Ppd e la sua leader, Pia Kjaersgaard, che esplicita di aver rilanciato l'idea per prevenire l'immigrazione illegale e la criminalità organizzata dopo l'ondata migratoria nord-africana ai confini meridionali della Ue. La decisione danese anticipa di un giorno la proposta della Commissione europea ai ministri dell'Interno dell'Ue di reintrodurre temporaneamente controlli di frontiera nell'area Schengen.


Liberazione 12/05/2011, pag 4

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